Il glaucoma colpisce circa 70 milioni di persone nel mondo e può causare una perdita irreversibile della vista se non trattato, ma circa la metà di coloro che convivono con questa condizione non ne sono consapevoli.
Di solito la patologia si sviluppa lentamente nel tempo, tanto che molti casi vengono rilevati solo durante esami oculistici di routine, quando potrebbero già essere in atto danni permanenti.
Ricercatori della Northumbria University nel Regno Unito e dell’Università Boğaziçi di Istanbul, hanno sviluppato delle lenti a contatto in grado di rilevare i cambiamenti nella pressione oculare, segnale di un possibile glaucoma. Le nuove lenti a contatto contengono microsensori che monitorano i cambiamenti della pressione intraoculare per diverse ore, inviando i dati raccolti in modalità wireless affinché gli stessi possano essere analizzati da un oculista e si possa pervenire a una diagnosi.
Il nuovo dispositivo è stato descritto sulla rivista Contact Lens and Anterior Eye.
Il nuovo sistema, denominato GlakoLens, è stato testato su sei volontari sani, durante i quali è stato chiesto loro di bere 1,5 litri di acqua e di sdraiarsi per aumentare intenzionalmente i livelli di pressione intraoculare.
Non è la prima volta che lenti a contatto simili vengono sviluppate, ma i prodotti precedenti utilizzavano un chip di silicio elettricamente attivo, che si traduce in una lente più spessa e meno confortevole. Il chip inoltre rende la lente meno flessibile e può limitare la visione, rendendo più difficile lo svolgimento delle attività quotidiane.
Le lenti a contatto GlakoLens utilizzano un sensore elettricamente passivo incorporato in una lente a contatto morbida usa e getta e un sistema di lettura elettronica indossabile per raccogliere, archiviare ed elaborare i dati, cosa che rende la lente più confortevole consentendo al paziente di vivere la propria giornata normalmente.
Oltre a diagnosticare il glaucoma, esiste anche la possibilità che le lenti vengano utilizzate per rilevare altre condizioni di salute misurando i livelli di glucosio, acido lattico e altre molecole presenti nell’occhio.