Denunce anche per gli oculisti, focus sulla responsabilità medica

Intervista al Prof. Teresio Avitabile

 

Come tutti i Medici, anche gli oculisti possono essere soggetti a denunce da parte dei pazienti e sono quindi coinvolti nel tema della responsabilità professionale per il loro lavoro collegata alla cosiddetta Legge Gelli, la numero 24 del 2017.

In questo video il Prof. Teresio Avitabile, direttore di Clinica Oculistica e Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato visivo dell’Università degli studi di Catania, prendendo spunto da un caso di responsabilità professionale che lo ha visto direttamente coinvolto con una denuncia ricevuta negli anni ‘90, affronta le problematiche più comuni

 

La richiesta di risarcimento che arrivava era di 600 milioni di lire e il paziente, secondo quanto riferisce lo specialista, era stato operato di cataratta in diverse strutture, tra cui una in Francia, finendo per perdere purtroppo la funzionalità dell’occhio.
Nel caso di un intervento delicato come questo il Prof. Avitabile spiega di essersi impegnato perché l’oculista che lo giudicava fosse uno specialista sul tema. Il giudice ha nominato invece un neurologo, ma il Prof. Avitabile è stato comunque assolto. Si è addentrato però, dopo questa esperienza personale, nel tema della responsabilità professionale.

Nella legge Gelli, come spiega il Prof. Avitabile, la differenza l’ha prodotta il fatto che il relatore, Federico Gelli appunto, fosse un medico. Il professore ha seguito passo passo la stesura della Legge e ha compreso da subito che in un processo di colpa medica una parte importante è rivestita dal consulente tecnico di ufficio, nominato da parte del giudice. Anche per questo l’articolo 15 della legge prevede che al posto di una sola persona ad esercitare questo ruolo vi sia un collegio che prevede anche esperti del settore.

 

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