Ama gli occhi del tuo bambino, fin dalla nascita

#Lovebabyeyes, ama gli occhi del tuo bambino. È questo l’hashtag scelto dalla Società Italiana di Neonatologia per spiegare, in occasione della Giornata Mondiale della Vista, che la prevenzione e la cura degli occhi sono fondamentali in tutte le fasi della vita, fin dalla nascita. Anche per questo la SIN sostiene la diffusione, su tutto il territorio nazionale, degli screening neonatali – tra cui quelli oculari – e visite oculistiche regolari e frequenti, soprattutto durante i primi mesi di vita, volte all’identificazione precoce e alla presa in carico tempestiva di patologie gravi.

Ma c’è una categoria di neonati per la quale la tutela della salute degli occhi risulta ancora più delicata, quelli ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (Tin) e sub intensiva, sia per il rischio di insorgenza di malattie gravi, come ad esempio la retinopatia della prematurità (Rop) e la cataratta congenita, sia perché proprio durante il periodo di ricovero avviene la maturazione dell’organo di senso.

Gli Standard Assistenziali per la Salute del Neonato, la cui diffusione ed applicazione è attualmente seguita da una commissione istituita ad hoc dalla Sin, definiscono diversi criteri per la progettazione di ambienti di degenza in grado di proteggere il neonato dallo stress, incluso quello visivo, e migliorare il sonno, con ottimizzazione dello sviluppo neurologico a distanza.

In particolare, i livelli di illuminazione ambientale negli spazi dedicati ai neonati devono essere regolabili, individualizzabili, attraverso comandi di accensione e spegnimento e di attenuazione, in base alle necessità, al comfort e ai ritmi circadiani; le sorgenti luminose devono avere uno spettro di colori appropriato ed essere posizionate in modo da ridurre al minimo abbagliamento, ombre e sfarfallio.

Radiazioni ultraviolette o infrarosse non necessarie possono essere evitate utilizzando lampade, lenti o filtri appropriati. Ogni posto letto per neonato dovrebbe essere munito di una sorgente di illuminazione separata, da utilizzare per le procedure e regolabile.

Dovrebbe essere assicurato l’accesso immediato alla luce del giorno, senza dover lasciare la Tin: in ogni spazio o stanza dedicati al bambino, o nelle postazioni di lavoro adiacenti, si dovrebbe prevedere almeno una fonte di luce naturale proveniente da una finestra o da un lucernario e per tutte le finestre del reparto, che danno sull’esterno, dispositivi di oscuramento di colore neutro, al fine di minimizzare la distorsione del colore.

“Bisogna accrescere la consapevolezza sul valore delle cure, che devono essere sempre più mirate ed accurate per tutti i neonati – afferma il Dottor Luigi Orfeo, Presidente della Sin – e continuare ad investire sulla prevenzione con gli screening neonatali. Il compito di noi neonatologi è tutelare i più piccoli, in particolare nelle Tin e le loro famiglie, allo scopo di ridurre sempre più l’incidenza di queste patologie, molto gravi e spesso invalidanti”.

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