Uveite, una malattia complessa per cui è meglio preferire centri specializzati

L’intervento della Prof.ssa Elisabetta Miserocchi (Università Vita Salute, San Raffaele, Milano)

 

La diagnosi di uveite è estremamente complessa da fare.

Dal punto di vista della strumentazione è sufficiente quella basica per cominciare, ad esempio una lampada e fessura, ma per osservare se l’uveite coinvolge anche il polo posteriore può essere necessario ricorrere all’OCT e altri esami. Questo per verificare che non sia stata colpita la retina.

Lo sottolinea la Prof.ssa Elisabetta Miserocchi, dell’Unità Operativa di Oculistica, Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele e Professore Università Vita-Salute di Milano.

Altro passaggio da fare è capire se l’uveite sia un fenomeno che si manifesta solo a livello oculare o se invece non si associ a malattie sistemiche, nello specifico autoimmuni o infettive. Tutto questo richiede modalità complesse da mettere in atto ed è il motivo per il quale è meglio che il paziente sia gestito in centri specializzati.

[Video editing: Alessandra De Vita]

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