Colliri e glaucoma, monodose o pluridose? La scelta dipende dal tipo di paziente

La parola alla Prof.ssa Rita Mencucci

L’uso dei colliri per il glaucoma può determinare un circolo vizioso: chi li utilizza può sviluppare irritazione e arrossamento agli occhi, e può decidere di sospendere la terapia.
L’adesione alle prescrizioni mediche, decisamente essenziale in una malattia cronica come il glaucoma, si riduce.
È meglio allora scegliere colliri monodose o pluridose, e con che formulazione?

A fare il punto Rita Mencucci, Dirigente Medico della Clinica Oculistica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze.

La risposta è che dipende dal paziente: se è più giovane il monodose può essere preferibile: è piccolo e facilmente trasportabile dovunque. Ha anche il vantaggio, unico prodotto oggi, di essere senza conservanti, spesso causa dell’irritazione che interessa la superficie oculare.
Ma se il target è un paziente anziano, magari con un’artrosi alle mani, che non riesce a gestire bene la confezione piccola e spesso in plastica dei monodose la scelta può indirizzarsi diversamente.

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