Trattamenti intravitreali, nel dialogo col paziente la chiave dell’aderenza alla terapia

Le terapie intravitreali sono indicate per la retinopatia diabetica e in modo specifico l’edema diabetico, la degenerazione maculare correlata all’età e gli edemi maculari come esito di occlusioni vascolari retiniche, insieme alla neo vascolarizzazione miopica.

Importante, perché vi sia aderenza alla terapia, è il colloquio con il paziente spiegandogli con chiarezza quali saranno le dinamiche.

Lo sottolinea il Professor Michele Reibaldi, Ordinario di Oftalmologia e Direttore della Clinica Oculistica della Città della Salute e della Scienza di Torino.

La terapia intravitreale, se ha successo, è infatti molto lunga: il tempo medio per inattivare una delle patologie cosiddette essudative della retina per le quali è indicato il trattamento è di tre o quattro anni. Al tempo stesso, è bene prevedere delle modalità che minimizzino la quantità di visite e terapie che richiedono di recarsi con frequenza in ospedale.

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