La riabilitazione visiva è parte della cura

 

Circa 253 milioni di individui nel mondo sono ipovedenti o ciechi*.
L’ipovisione risulta essere una delle cause principali di disabilità causata da malattie oculari croniche come ad esempio la maculopatia degenerativa, la retinopatia diabetica, la miopia patologica e il glaucoma.

Per ipovisione si intende una riduzione bilaterale, grave ed irreversibile della capacità visiva, che non può essere curata o corretta attraverso nessun mezzo o intervento chirurgico.

Quando, però, farmaci e chirurgia non possono più offrire una risposta, c’è ancora margine di miglioramento attraverso la riabilitazione visiva, che è – ed è importante venga riconosciuta come – parte integrante delle cure.

 

Polo Nazionale Ipovisione e Riabilitazione Visiva

L’Italia, attualmente, detiene il Gold Standard della riabilitazione visiva grazie all’attività del Polo Nazionale Ipovisione e Riabilitazione Visiva, centro di Ricerca di IAPB Italia che opera presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.
Una realtà di assoluta eccellenza che, però, non può sopperire alla mancanza di centri e personale specializzato nei territori delle diverse Regioni italiane.

La formula terapeutica offerta dal Polo Nazionale Ipovisione consiste nell’affiancare, al lavoro di Medici Oculisti e personale sanitario Ortottista, quella degli psicologi-psicoterapeuti.

Percorso psicologico

La perdita della vista coincide, infatti, con una grande perdita di autonomia e capacità lavorativa; un grande costo economico per la persona e per la società alla quale si deve aggiungere un lacerante dolore interiore per la perdita della vista.

Questo dolore è il primo ad essere affrontato attraverso il percorso psicologico del Polo Nazionale perché è solo attraverso l’accettazione della perdita visiva che può iniziare – e venire condotto a buon fine – il percorso di riabilitazione attraverso l’impiego di ausili ottici e informatici e l’addestramento del residuo visivo.

Questo percorso di riabilitazione non aiuta, se non in misura molto piccola, a recuperare la vista perduta. Aiuta, e moltissimo, a riacquistare l’autonomia e la libertà della persona ipovedente.

È grazie a questo approccio innovativo ed efficace che, nel 2020, il Polo è stato nominato, per il terzo triennio di fila, Collaborating Centre dell’OMS, ovvero il centro d’avanguardia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con il compito, tra gli altri, di fissare i parametri standard per valutare la qualità delle cure visive nei diversi paesi del mondo.

Per saperne di più ed entrare in contatto con il Polo Nazionale Ipovisione

*E. Rellini, V. Silvestri, M.Guidobaldi, S. Turco, F.M Amore, F. Fortini “Self-help group for addressing depression and anxiety in the visually impaired. A  Pilot Study” in Mediterranean Journal of Clinical Psychology, volume 9, n1, 2021

[a cura di: Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus]

 

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