Rimuovere gli occhiali, obiettivo possibile con la chirurgia refrattiva

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La parola al Prof. Giorgio Marchini, Presidente S.I.GLA.
Ne esistono tre tipi, i dettagli in un approfondimento del Prof. Scipione Rossi, Responsabile Editoriale dell’Associazione Italiana di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva

 

Rimuovere gli occhiali in alcuni casi. Quello che per molti sembrava un sogno può diventare realtà con la chirurgia refrattiva, una branca dell’oculistica che si è sviluppata tra gli anni Ottanta e Novanta. A fare il punto in un approfondimento è Scipione Rossi, Direttore UOC Oftalmologia e Microbiologia Oculare, Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, e membro del Consiglio Direttivo dell’AICCER, Associazione Italiana della Chirurgia della Cataratta e Refrattiva.

L’esperto descrive tre tipi diversi di chirurgia refrattiva.
Quella sottrattiva, in cui il laser rimodella il profilo della cornea, sicura ed efficace e grazie alla quale la correzione del difetto di vista arriva a percentuali tra il 92 e il 93%.
Quella additiva, in cui si può inserire all’interno dell’occhio delle lenti speciali, come lenti a contatto, capaci di correggere i difetti di vista come elevata miopia o quelli non correggibili con laser.
Si è poi sviluppata negli ultimi anni per gli over 50 la lensectomia refrattiva, ovvero la sostituzione del cristallino naturale.

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