Riflessioni “acute” sul glaucoma da chiusura d’angolo

Curare correttamente una malattia infida e pericolosa come il Glaucoma da Chiusura d’Angolo (GCA) significa saper discriminare le diverse forme cliniche con cui esso si presenta, costituite da: GCA Acuto, GCA Intermittente, GCA Cronico, GCA Acuto Cronicizzato e Angolo Stretto Asintomatico.

Il comune denominatore di dette forme è l’aspetto anatomico-biometrico di un angolo di ampiezza ridotta, su cui intervengono fattori che possono restringere ulteriormente l’angolo o chiuderlo completamente.

Spesso quando si parla delle varianti cliniche di GCA si usa impropriamente il termine generico di Glaucoma ad Angolo “Chiuso”, volendo invece indicare una forma specifica in cui l’angolo è stretto e non chiuso. È evidente che questo modo di dire genera confusione, mentre l’adozione di una corretta terminologia diventa sostanziale per evitare errori ed impostare la terapia corretta.

Angolo stretto ed angolo chiuso non sono la stessa cosa. L’angolo stretto può rimanere tale e silente per tutta la vita o evolvere per essere curato. L’angolo chiuso è una urgenza clinico-terapeutica-assistenziale.

La terminologia corretta ci aiuta a inquadrare meglio le forme di GCA ed a curare meglio.

Michele Marraffa
Direttore Responsabile dell’U.O.C. di Oculistica dell’Ospedale Orlandi di Bussolengo

Fonte: OftalmologiaDomani.it

 

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