Caso clinico pediatrico: quando l’ostruzione congenita del dotto nasolacrimale non è la risposta

L’emangioma infantile (IH) è la più comune neoplasia benigna in età pediatrica ed è caratterizzato da una proliferazione clonale anomala di cellule endoteliali vascolari. Esso generalmente non è presente alla nascita, ma compare durante le prime settimane di vita, presenta una rapida crescita iniziale, e successivamente va incontro ad un’involuzione spontanea entro i 5-10 anni. Vista la sua storia naturale, la gran parte degli emangiomi infantili non richiede trattamento, che risulta indicato soltanto in presenza di complicanze.

Il 12% dei casi di emangioma infantile insorge nella regione periorbitaria ed espone il paziente al rischio di complicanze oculari, che includono: l’ambliopia, dovuta ad astigmatismo indotto, a strabismo, oppure ad ostruzione dell’asse visivo causata da eventuale ptosi, l’ostruzione del dotto nasolacrimale, la compressione delle strutture intraorbitarie, incluso il nervo ottico, e l’ulcerazione.

Riportiamo qui di seguito il caso di un paziente pediatrico presentatosi con una sospetta ostruzione del dotto nasolacrimale e che ha necessitato di approfondimento diagnostico.

Liviana Fontanel, Laura Premoli, Alessandra Cantarelli, Attilia Bianchi, Sara Feltre, Paolo Radice, Simone Donati
Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università dell’Insubria, Varese
Scuola di Specializzazione in Oftalmologia, Università di Brescia
U.O.C. Oculistica, Azienda Ospedaliero Universitaria ASST Sette Laghi, Varese

Fonte: OftalmologiaDomani.it

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