In estate il benessere degli occhi non va in vacanza

Il vademecum per l’estate di Commissione Difesa Vista Onlus

La stagione estiva è alle porte e che sia il mare o la montagna la meta prescelta per le vacanze, il pericolo derivante da un’esposizione diretta ai raggi ultravioletti è ogni anno più significativo. Complici i cambiamenti climatici e una graduale riduzione dell’ozono che avvolge l’atmosfera, i raggi UV riescono più facilmente a raggiungere la superficie terrestre e a rappresentare una minaccia per la salute dell’uomo, sia per la sua pelle sia per la vista. Sebbene l’85% degli italiani dichiari di conoscere il pericolo rappresentato dall’esposizione prolungata degli occhi al sole, una quota inferiore al 69% usa ad esempio gli occhiali da sole: la quota diminuisce al crescere dell’età (solo il 55% tra i senior di oltre 74 anni li utilizza).

“Siamo impegnati in prima linea – specifica il Presidente di Commissione Difesa Vista Onlus Vittorio Tabacchinella condivisione delle buone pratiche a tutela del benessere visivo durante l’estate, insieme alle indicazioni sugli errori più comuni da evitare in questo periodo dell’anno”.

La tecnologia in alcuni casi può essere nemica del sole

In estate vengono di solito trascurati i rischi derivanti da un uso improprio di smartphone e tablet. Fissare direttamente il sole anche per pochi secondi infatti, ad esempio per scattarsi un selfie, può arrecare lesioni acute alla retina, come se si stesse osservando un’eclissi senza una schermatura delle radiazioni luminose. Lo schermo dei device esposto al sole è infatti una potente superficie riflettente che fa convergere i raggi UV sulla macula (la parte più nobile della retina), innescando processi degenerativi. In questo caso nemmeno degli occhiali adeguati sono in grado di proteggere l’occhio da un tale effetto, per questo sarebbe preferibile evitare i selfie sotto il sole.

La guida, che passione. Ma è importante guidare bene

La stagione estiva è il periodo dell’anno in cui le persone intraprendono lunghi viaggi, spesso in automobile, per raggiungere le mete delle vacanze. Si stima che circa il 90% delle decisioni che si assumono guidando sia dettato da motivazioni visive, per questo è fondamentale avere una buona vista. Essa è data non solo dall’acutezza visiva (che si misura con le classiche diottrie), ma include le seguenti caratteristiche: possedere un campo visivo molto ampio, saper riconoscere, mentre si è in movimento, un’automobile o una persona alla corretta distanza, saper valutare la distanza tra gli oggetti o tra un oggetto e il guidatore, essere in grado di vedere bene in caso di scarsa illuminazione e di riprendersi rapidamente dall’abbagliamento in caso di fari alti, poter dirigere facilmente e automaticamente ambedue gli occhi sullo stesso oggetto, essere in grado di cambiare rapidamente e facilmente il fuoco degli occhi da un soggetto lontano a uno vicino e infine, riconoscere immediatamente i vari colori e saperli distinguere.

Età per età l’importanza della protezione degli occhi

“È fondamentale proteggere gli occhi fin dall’infanzia. Fino al dodicesimo anno di età, infatti, il cristallino, la “lente” interna all’occhio che consente la messa a fuoco, è ancora in fase di formazione ed è molto vulnerabile. Ecco perché gli occhi dei più piccoli vanno sempre protetti con occhiali da sole di qualità”. Questo il primo consiglio di Francesco Loperfido, responsabile del servizio Oftalmologia Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano e Oculista della Commissione Difesa Vista.

“In estate oltre al sole – sottolinea l’esperto – è molto importante proteggere gli occhi dei più piccoli dal vento che stimola fattori irritativi: in questi casi è consigliabile un occhiale di tipo avvolgente come, per esempio, gli occhiali con visiera”.

“Nell’adulto – aggiunge – l’occhiale da sole diventa un fattore indispensabile per evitare la fotofobia e deve rispondere anche a requisiti di una vita che all’aria aperta è molto diversa da quella quotidiana in città, se si fa attività sportiva in montagna o al mare è importante avere sempre degli occhiali adeguati ovvero personalizzati in base alle ore di esposizione all’esterno, all’attività sportiva svolta all’aperto e in base alle esigenze visive che sono legate anche ai difetti visivi. Infine statisticamente le persone anziane spesso si trascurano e non utilizzano occhiali protettivi che invece sono necessari in primis per contrastare un’eventuale maculopatia a cui si è maggiormente esposti con il passare dell’età e in secondo luogo se si è stati operati di cataratta si ha una fotofobia molto più alta non avendo più un cristallino che in parte proteggeva e quindi l’occhio è ulteriormente esposto alla luce diretta, per questo spesso chi ha subito questi interventi preferisce stare in penombra o comunque utilizzare un occhiale protettivo. Le persone anziane inoltre hanno un occhio molto più asciutto poiché la lacrimazione diminuisce con l’età e quindi gli stimoli irritativi del vento e del sole possono essere ridotti con un occhiale da sole protettivo e avvolgente”.

Gli occhiali da sole devono essere di qualità

La scelta del giusto occhiale da sole non può prescindere dalla qualità del prodotto preso in considerazione e dalla trasparenza e affidabilità del rivenditore selezionato. Per questo occorre privilegiare solo i canali di vendita autorizzati come i centri ottici e invece diffidare di bancarelle, stuoie sulle spiagge, tavolini dei mercati e siti con brand contraffatti o anonimi. Spesso sono proprio i più giovani a essere attratti dal basso costo che propongono questi contesti, inconsapevoli dei danni che un occhiale inadeguato può causare alla loro salute visiva.

Anche le lenti degli occhiali cosiddetti “taroccati” sono pericolose: essendo molto scure, costringono a tenere gli occhi ben aperti, privandoci di quell’automatismo che ci fa socchiudere gli occhi di fronte a una luce diretta. Una lente di qualità invece è in grado di assorbire le radiazioni dannose UV comprese tra i 300 e i 400 nm e in modo progressivo anche le radiazioni visibili ad alta energia (luce blu) comprese tra i 400 e i 500 nm, lasciandone filtrare non più del 5%, così da non alterare la percezione dei colori.

 

➤ Per saperne di più: Domande e risposte per una vista a prova d’estate

Spread the love