Vacanze in montagna: gli occhi dei bambini vanno sempre protetti

I consigli del Prof. Francesco Bozzoni Pantaleoni (Ospedale San Filippo Neri, Roma) per prevenire fastidi e disturbi oculari

 

Tempo trascorso sulla neve? Attenzione ai raggi U.V., non bisogna lasciarsi ingannare anche se la giornata è nuvolosa. Il riverbero legato alla luce solare c’è sempre. Importante è non dimenticare che anche i bambini vanno protetti. Spesso sono quelli più difficili da convincere e più indisciplinati, ma è fondamentale che indossino occhiali leggeri e resistenti agli urti.

A fare il punto con EyesON è il Prof. Francesco Bozzoni Pantaleoni, Direttore di Oculistica Ospedale San Filippo Neri di Roma.

Aria aperta, neve, campi da sci… Ambiente ospitale o negativo per chi soffre di alterazioni del film lacrimale?

Stare al sole e praticare attività sportive in montagna è molto gradevole. Tuttavia occorre ricordare che l’esposizione al freddo, vento e sole, i cui effetti sono amplificati dal riverbero dei raggi luminosi sulla neve, produce alterazioni talvolta molto fastidiose e serie a livello oculare. Questo diviene ancora più evidente nel caso in cui sia concomitante anche una alterazione del film lacrimale. L’esposizione eccessiva ai raggi U.V. provoca principalmente delle infiammazioni oculari di superficie (cherato-congiuntiviti attiniche) simili a quelle dei saldatori, molto fastidiose, dolorose ed invalidanti.

Come rimediare?

I rimedi principali sono la protezione con occhiali da sole o meglio con mascherine da sci dotate di filtro per raggi U.V. e l’instillazione regolare di sostituti lacrimali.

Miopia: negli sport invernali è consigliato l’utilizzo di lenti a contatto o di occhiali?

L’uso delle lenti a contatto durante l’attività sportiva in generale e negli sport invernali in particolare è da preferire agli occhiali, perché consente una migliore qualità visiva e una riduzione delle lesioni da traumi diretti, che possono essere causate dall’uso degli occhiali. Le lenti corneali oltre ad essere più pratiche e sicure, permettono di ampliare l’estensione del campo visivo, condizione molto importante nella attività sportiva sulla neve.

Le lenti a contatto giornaliere sono da preferire e perché?

Le lenti corneali giornaliere “disposable one day” consentono un minore rischio di infezioni, minore effetto allergizzante e maggiore praticità d’uso. È necessario rammentare che con le lenti corneali la parte protetta dai raggi U.V. non è la totalità dell’occhio, ma esclusivamente la superficie corneale. Pertanto durante la pratica sportiva invernale vanno sempre abbinate all’uso di occhiali da sole o meglio da mascherine da sci che abbiano un elevato assorbimento delle radiazioni U.V. sia A che B. Indispensabile associare l’instillazione regolare di un sostituto lacrimale. In commercio ne esistono con azione schermante e protettiva dalle radiazioni U.V. compatibili anche con le lenti corneali.

Quali consigli può darci per proteggere al meglio i nostri occhi durante gli sport invernali?

Eccone alcuni:

  • Non sottovalutare mai i possibili effetti dannosi sulla salute degli occhi da parte delle radiazioni U.V. anche nelle giornate nuvolose senza sole. Il riverbero c’è sempre.
  • Indossare sempre occhiali da sole, meglio se polarizzati e con trattamento anti U.V. resistenti agli urti e con marchio certificato CE.
  • Utile, specie per chi presenta anche delle alterazioni del film lacrimale (occhio secco), instillare frequentemente lacrime artificiali.
  • I bambini sono più vulnerabili degli adulti e talora più indisciplinati. Devono proteggere anche loro gli occhi costantemente dal sole con occhiali leggeri e particolarmente resistenti agli urti.
  • Le mascherine da sci sono sempre da preferire perché consentono una protezione completa da freddo, vento e sole.
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