Petardi, botti e problemi agli occhi, i più colpiti sono gli adulti

L’esperienza del Dott. Antonino Pioppo, Ospedale Civico di Palermo

 

Fuochi pirotecnici, petardi, botti: ogni anno durante le Feste alcune scene si ripetono. Qualcosa magari va storto e ci si ritrova a dover correre in ospedale per urgenze che riguardano gli occhi. Succede anche a Palermo, da dove ci racconta qualche aneddoto e la sua esperienza il Dott. Antonino Pioppo, Direttore della U.O.C dell’Ospedale ARNAS Civico di Palermo, unica Struttura con un Pronto Soccorso Oculistico H24.

Il Dott. Pioppo racconta ad EyesON di aver salvato la vista, qualche anno fa, a un bimbo con un occhio gravemente ferito con un corpo estraneo metallico. L’invito dello specialista, per il quale tali prodotti andrebbero vietati, è perlomeno a non acquistarne di illegali. Nel mirino per quanto riguarda i soggetti più colpiti vi sono gli adulti.

Nonostante il Covid, sembra che gli italiani in questo periodo natalizio non vogliano rinunciare ad utilizzare botti, petardi e fuochi, aumentando il rischio di incidenti agli occhi. Ci conferma che è così?
L’uso di botti, petardi e fuochi d’artificio dovrebbero essere vietati per Legge. Invece la limitazione all’uso dei botti è affidata alle ordinanze dei Sindaci.
Per quanto riguarda la mia lunga esperienza nella città di Palermo ho constatato una riduzione degli incidenti dopo l’ordinanza del Sindaco che ne vieta l’uso, ma non la scomparsa.
Purtroppo, gli incidenti continuano ad esserci ed a procurare gravi danni agli occhi fino alla perdita della vista, come capita di registrare ancora ogni anno.

Chi sono i più colpiti e a rischio: i bambini o gli adulti, entusiasti di dimostrare la loro “abilità pirotecnica”?
Gli adulti sono sicuramente più colpiti. Questo perché capaci di procurarsi botti e fuochi d’artificio illegali e dunque più pericolosi per la loro scarsa qualità.

Ha un episodio curioso da raccontarci accaduto presso il suo Ospedale?
Il 31 dicembre di 4 anni fa fui contattato dal Pronto Soccorso generale per una consulenza. Mi ritrovai davanti un bambino che aveva perso tre falangi delle dita, il viso trasformato in una maschera di sangue ed un occhio gravemente ferito con un corpo estraneo metallico conficcato nella sclera.
Non piangeva, perché sapeva di avere disubbidito ai genitori lì presenti in Ospedale.

Cosa successe allora?
Fui costretto ad operarlo in una sala operatoria non oculistica con attrezzature di fortuna. Nell’attesa che il chirurgo della mano completasse il suo lavoro, feci portare il mio microscopio operatorio in sala. Ma al momento di operare non si accese.
Che fare? C’era un bambino da aiutare.
Senza perdermi d’animo e senza creare panico all’equipe, mi adattai ad operare con una luce ausiliaria esterna, riuscendo comunque a togliere il corpo estraneo metallico dalla sclera di quell’occhio incidentato, salvando la vista allo sfortunato bambino.
Fu la ricompensa più bella per la notte insonne.

Come organizza il reparto di Oculistica in questo periodo? C’è bisogno di incrementare?
Il reparto dell’ARNAS Civico di Palermo ha la guardia oculistica attiva 24 ore su 24. Nel caso di urgenze chirurgiche si attiva in regime di pronta disponibilità tutto il personale di sala operatoria: 2 oculisti, infermieri ed anestesista. Dunque, siamo sempre pronti ad intervenire, utilizzando il personale di reparto, già educato ed abituato a queste emergenze ed al lavoro di equipe.

Cosa raccomanda a chi stapperà la bottiglia il 31 dicembre e utilizzerà botti e fuochi per i festeggiamenti?
Stappare una bottiglia di spumante per festeggiare l’anno nuovo o qualsiasi altra ricorrenza è consuetudine di tutti.
Per evitare che una festa si trasformi in tragedia, però, basta avere la accortezza di rivolgere il tappo della bottiglia sempre verso l’alto e mai verso le persone. Il tappo di champagne, se colpisce un occhio, determina delle lesioni importanti che possono provocare patologie “più semplici”, quali una cataratta traumatica o una ferita corneale, ma anche un distacco di retina, un’emorragia interna.
Nei casi più gravi, per la velocità ed intensità del trauma, si può produrre la rottura del bulbo con gravi ripercussioni sulla vista e, in qualche caso particolarmente sfortunato, anche la perdita totale della capacità visiva immediata ed irreversibile.

Ed allora che pillola di saggezza può regalarci?
Evitiamo di usare botti illegali che, ripeto, sono sicuramente di scarsa qualità; se proprio non se ne può fare a meno, usiamo quelli legali, tenendo lontani i bambini.
Soprattutto, in caso di mancata accensione, evitiamo di tentare di riaccenderli per non avere il rischio “concreto” che scoppi tra le mani, così come successe al bambino che operai qualche anno fa, con danni gravi e spesso irreparabili.

 

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