Occhi affaticati: la regola del 20-20-20 funziona davvero

Lo conferma uno studio della Aston University (UK)

 

È stata a lungo raccomandata come un modo per alleviare l’affaticamento degli occhi mentre si lavora davanti allo schermo di un pc.

Ora la regola del 20-20-20 – fare una pausa di almeno 20 secondi, ogni 20 minuti, per guardare qualcosa che si trova ad almeno 20 piedi di distanza, cioè sei metri – è stata confermata dagli studiosi dell’Aston University, in uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Contact Lens and Anterior Eye, per alleviare alcuni dei sintomi dell’uso prolungato del computer.

Si stima che almeno la metà delle persone che utilizzano regolarmente i computer per lavoro soffra di una qualche forma di affaticamento della vista, con conseguenti problemi alla superficie dell’occhio, tra cui irritazione e secchezza, o problemi come mal di testa o visione offuscata.

Questa è la prima volta che la regola di orientamento del 20-20-20 è stata adeguatamente convalidata.

Lo Studio

I ricercatori hanno avviato lo studio con l’aiuto di 29 partecipanti che soffrivano di sintomi di affaticamento degli occhi. Un software speciale scaricato sui computer portatili dei partecipanti ha utilizzato la fotocamera del laptop integrata sia per verificare se un utente fosse seduto davanti allo schermo sia per monitorare la direzione dello sguardo ogni pochi secondi. Dopo 20 minuti di visualizzazione continua dello schermo, il programma produceva un messaggio in cui si chiedeva agli utenti di riposare per 20 secondi mentre guardavano un obiettivo distante, ad esempio fuori dalla finestra o dall’altra parte di una stanza. Il messaggio non poteva essere rimosso fino a quando l’attività non veniva eseguita correttamente, come misurato automaticamente dall’app di gestione.

I sintomi dell’affaticamento oculare digitale dei partecipanti sono stati misurati prima e dopo due settimane di utilizzo dei promemoria e una settimana dopo il completamento dello studio.

I risultati hanno mostrato una marcata diminuzione dei sintomi soggettivi tra cui secchezza, sensibilità aumentata e discomfort visivo che interferivano significativamente con la compliance soggettiva del soggetto, creando un certo disagio durante le ore lavorative.

Spread the love