AIRO Onlus, l’impegno in Ghana e Madagascar per ridare la vista con l’intervento di cataratta

 

Oltre a screening gratuiti su glaucoma e degenerazione maculare, in campo anche in Italia, a Napoli

 

Offrire il proprio contributo in ambito oculistico sia sul territorio italiano, e principalmente in quello di Napoli, ma soprattutto aiutare il continente africano, che sicuramente ha bisogno di essere sostenuto il più possibile. Questo l’obiettivo di AIRO Onlus (Associazione Italiana Rinnovamento in Oculistica), che nasce nel 2004 dalla volontà del Prof. Vincenzo Orfeo, in collaborazione con un gruppo di oculisti e ortottisti della Clinica Mediterranea di Napoli, oltre che di volontari.

Dal 2004 l’impegno costante di AIRO si è tradotto in 12 missioni in Africa, in 3 Centri dislocati, 1 in Ghana e 2 in Madagascar. In questi 3 centri i volontari della Onlus hanno allestito e collocato delle sale operatorie di oculistica, con standard europei e trattato moltissime persone con cataratta, una patologia che in Africa colpisce con numeri importanti.

“Abbiamo portato in questi 3 centri – spiega il professor Orfeo – dei facoemulsificatori, strumenti usati per effettuare l’intervento di cataratta, provenienti dall’Italia.
Questo ci ha permesso di poter effettuare degli interventi di cataratta, particolarmente difficili nei Paesi africani, con buoni risultati vicini agli standard europei, e rendere chi ne era affetto di nuovo autosufficiente. In Africa le persone con problemi di vista e situazioni disagiate molto spesso vengono abbandonate a se stesse ed emarginate dal proprio gruppo etnico, per ovvi “motivi”.

“AIRO Onlus – prosegue Orfeo – è una struttura aperta a chiunque volesse partecipare alle nostre missioni. Rivolgo pertanto il mio appello ed invito ai colleghi oculisti: se qualcuno fosse interessato a fare un’esperienza del genere noi siamo pronti ad offrire tutte le nostre competenze e il know how già maturato. Oltre alla cataratta è necessario effettuare visite e screening, ad esempio per individuare e curare casi di glaucoma, altra patologia frequente in Africa, soprattutto tra i giovani. Solo l’acquisto di colliri per curare questa malattia ha costi proibitivi per la popolazione africana (una boccetta di collirio costa quanto il loro stipendio di un mese)”.

“Queste e molte altre – aggiunge – sono le problematiche che si incontrano venendo a contatto con le popolazioni più povere dell’Africa. Quello che noi solitamente facciamo è cercare di aiutarli il più possibile, non solo dal punto di vista chirurgico ma anche attraverso l’invio di quantitativi di medicinali ad un costo accessibile”.

“Per quanto riguarda invece il territorio italiano e in particolare Napoli – conclude – l’impegno di AIRO Onlus è quello di dedicare un mese ogni anno all’attività di screening gratuito per il glaucoma e per la degenerazione maculare, due patologie che non danno sintomi evidenti e acuti, e dunque molto difficili da intercettare senza una visita oculistica ed alcuni esami specifici”.

 

[a cura di: Associazione Italiana Rinnovamento in Oculistica – AIRO Onlus]

 

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